Odiato solo dai tempi dei social, vilipeso dopo la sua morte. A scatenare il fango contro Piero Angela, che ha lasciato questa Terra dopo averla impreziosita con la sua passione per la scienza, la natura e la divulgazione, sono i soliti rivoluzionari che viaggiano su Telegram nell’illusione di un’impunità nascosta dietro una maldestra libertà di opinione.
Si sa, del resto, che Piero Angela ha fatto schiumare tante persone dalla vita vuota e triste durante la pandemia. Indovinate per cosa.
Con la sua morte gli odiatori in solitudine hanno ripreso la campagna di diffamazione, e lo hanno fatto in quei canali Telegram cui obbediscono passivamente.
Su Radiogreg, ad esempio, ritorna la parola massone al quale viene augurato di “bruciare all’inferno”. Per l’occasione, dunque, l’Alessandro (uno degli iscritti al canale Telegram) propone di stappare un analcolico biondo.
C’è lo sveglione, quindi, quello a cui non la si fa:
Il padre di Piero Angela, Carlo Angela, venne iniziato in Massoneria nel 1905, e raggiunse il 33º grado del Rito Scozzese Antico ed Accettato. Dopo la fine della Seconda guerra mondiale divenne Maestro Venerabile della Loggia Propaganda all’Oriente di Torino (di cui fu poi Maestro Venerabile Onorario fino alla morte) e Presidente del Collegio dei Maestri Venerabili della stessa città.
Ce lo racconta Il Mattino, inoltre, che riporta quanto acquisito dall’inviato de Le Iene Gaston Zama dai profili social di Luca Gregis, mente opponibile di Radio Greg famoso non certo per le sue doti sopraffine ma per le sue ricette dell’odio violento in rete.
Sostanzialmente il Greg è felice per la morte di Piero Angela:
Ci sono quei sabati che iniziano meglio di altri sabati. Se n’è andato un divulgatore scientifico, ma poi soprattutto, chi ca**o è un divulgatore scientifico? 93 anni spesi nella corruzione, nella falsità, nell’ipocrisia, a fare il servo per pochi croccantini
Il Greg probabilmente sa che per farsi sentire ha bisogno di fare la voce grossa. A Piero Angela bastavano un “buonasera”, un po’ di spirito critico e tanta passione e onestà intellettuale per conquistare intere generazioni.
Cosa che il Greg, purtroppo, può solo sognare dal basso della sua frustrazione.
La morte di Piero Angela secondo gli sveglioni su Telegram: “Massone di me**a”
Odiato solo dai tempi dei social, vilipeso dopo la sua morte. A scatenare il fango contro Piero Angela, che ha lasciato questa Terra dopo averla impreziosita con la sua passione per la scienza, la natura e la divulgazione, sono i soliti rivoluzionari che viaggiano su Telegram nell’illusione di un’impunità nascosta dietro una maldestra libertà di opinione.
Si sa, del resto, che Piero Angela ha fatto schiumare tante persone dalla vita vuota e triste durante la pandemia. Indovinate per cosa.
Con la sua morte gli odiatori in solitudine hanno ripreso la campagna di diffamazione, e lo hanno fatto in quei canali Telegram cui obbediscono passivamente.
Su Radiogreg, ad esempio, ritorna la parola massone al quale viene augurato di “bruciare all’inferno”. Per l’occasione, dunque, l’Alessandro (uno degli iscritti al canale Telegram) propone di stappare un analcolico biondo.
C’è lo sveglione, quindi, quello a cui non la si fa:
Ce lo racconta Il Mattino, inoltre, che riporta quanto acquisito dall’inviato de Le Iene Gaston Zama dai profili social di Luca Gregis, mente opponibile di Radio Greg famoso non certo per le sue doti sopraffine ma per le sue ricette dell’odio violento in rete.
Sostanzialmente il Greg è felice per la morte di Piero Angela:
Il Greg probabilmente sa che per farsi sentire ha bisogno di fare la voce grossa. A Piero Angela bastavano un “buonasera”, un po’ di spirito critico e tanta passione e onestà intellettuale per conquistare intere generazioni.
Cosa che il Greg, purtroppo, può solo sognare dal basso della sua frustrazione.
Redazione
August 15, 2022
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