Un nuovo studio condotto da specialisti spagnoli sui reni apre scenari imprevedibili sulle nuove possibili cause della morte di Bruce Lee. Qualche giornalista, anche in Italia, ha ripreso l’analisi afffermano che l’attore potrebbe essere passato a migior vita per aver bevuto troppa acqua. In realtà, in tanti stanno affrontado la vicenda nel modo sbagliato, ammesso e non concesso che siano state effettivamente questi i fattori che hanno portato al decesso della leggenda delle arti marziali.
Non capiscono che Bruce Lee non ce l’ha fatta non per aver bevuto troppa acqua
In pratica, l’ipotesi che ha preso piede in queste ore sulla morte di Bruce Lee riguarda la cosiddetta “iponatremia“, vale a dire una forma specifica di disfunzione renale. Questa, in parole povere, conduce all’incapacità di espellere abbastanza acqua. Un caso raro, ma possibile, trattato in modo non corretto da diverse testate, secondo cui l’attore sarebbe deceduto per aver bevuto troppa acqua. No, non è così, con disinformazione che sta scatenando altri commenti in merito decontestualizzati (o chiarificatori) sui social:
- “Una cosa per la quale non dovrei correre rischi”;
- “Ma il titolista ha la licenza elementare? No perché trasformare il concetto di “incapacità dei reni di espellere i liquidi” in “ha bevuto troppa acqua” denota ignoranza della lingua italiana e della biologia spicciola”;
- “In Veneto non sarebbe mai successo”;
- “Sono costretto a intervenire perché il titolo contiene un’inesattezza. ‘Incapacità di espellere l’acqua in eccesso’ non significa bere troppa acqua, semmai può implicare un’insufficienza renale. Non serve bere quantità abnormi di acqua per doverne espellere, esistono ormoni preposti proprio a questo scopo. Quindi ha più senso pensare che Bruce soffrisse di un’insufficienza renale acuta, che all’inizio determina uno stato di anuria (assenza di urina), provocata dagli integratori che assumeva”;
- “Allora il venerdì sera non corro rischi di morire”.
Insomma, pare che in pochi abbiano capito il senso dello studio sulla morte di Bruce Lee. Il problema è che il malinteso sia ora alimentato anche da addetti ai lavori.
Tanta ignoranza su Bruce Lee che non ce l’ha fatta per aver bevuto troppa acqua
Bruce Lee
Un nuovo studio condotto da specialisti spagnoli sui reni apre scenari imprevedibili sulle nuove possibili cause della morte di Bruce Lee. Qualche giornalista, anche in Italia, ha ripreso l’analisi afffermano che l’attore potrebbe essere passato a migior vita per aver bevuto troppa acqua. In realtà, in tanti stanno affrontado la vicenda nel modo sbagliato, ammesso e non concesso che siano state effettivamente questi i fattori che hanno portato al decesso della leggenda delle arti marziali.
Non capiscono che Bruce Lee non ce l’ha fatta non per aver bevuto troppa acqua
In pratica, l’ipotesi che ha preso piede in queste ore sulla morte di Bruce Lee riguarda la cosiddetta “iponatremia“, vale a dire una forma specifica di disfunzione renale. Questa, in parole povere, conduce all’incapacità di espellere abbastanza acqua. Un caso raro, ma possibile, trattato in modo non corretto da diverse testate, secondo cui l’attore sarebbe deceduto per aver bevuto troppa acqua. No, non è così, con disinformazione che sta scatenando altri commenti in merito decontestualizzati (o chiarificatori) sui social:
Insomma, pare che in pochi abbiano capito il senso dello studio sulla morte di Bruce Lee. Il problema è che il malinteso sia ora alimentato anche da addetti ai lavori.
Redazione
November 23, 2022
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