Si fa molta fatica a comprendere le ragioni per le quali in tanti si sentano in diritto di giudicare Selvaggia Lucarelli, che ha deciso di essere presente durante la puntata di ieri di “Ballando con le stelle”, a poche ore dalla perdita della madre. Se da un lato si può capire che i “semplici utenti” salgano sul piedistallo, dicendo cosa sia giusto fare e non fare in circostanze simili, parlando di elaborazione del lutto a caldo, fa uno strano effetto prendere atto che altri personaggi pubblici si sbilancino in questo senso. Come nel caso del noto giornalista Clemente Mimun.
Clemente Mimun contro Selvaggia Lucarelli ed il suo modo di reagire alla morte della madre: la risposta è istantanea
Attraverso un tweet pubblicato alcune ore fa, infatti, il cronista ha lasciato intendere senza troppi giri di parole di non essere favorevole alla decisione di Selvaggia Lucarelli: “Quando mori’ mia madre “speciale tg1” (di cui ero responsabile) non ando’ in onda“.
Non sta a noi dire se abbia fatto bene o meno la giornalista ad essere in tv, ma lo stesso dovrebbe valere per altri soggetti. Non è un caso che la stessa Selvaggia Lucarelli abbia poi risposto a Clemente Mimun con un altro post: “Quando è morta la capacità di stare al proprio posto il tweet di Mimun è andato online“. In molti hanno poi commentato la vicenda:
- “Cara Selvaggia, trovi pace nel dolore anziché giudicare chi la giudica. Non siamo a Ballando con le Stelle”;
- “La Lucarelli critica e giudica tutto quello che le passa sotto il naso, quindi deve avere il ritorno che si merita”;
- “Rabbrividisco a leggere certi commenti del tipo “ognuno reagisce al dolore in maniera diversa”. Por*a paletta è morta sua madre no un gatto, non uno zio o un amico”;
- “Sta usando la morte della madre per avere ancora più visibilità”;
- “Caro Clemente Mimun, sono d’accordo, ma così fai il gioco di Selvaggia Lucarelli”.
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