Zero pietà per il rapinatore che supplicò il gioielliere di non farlo fuori: la ricostruzione

Sono emersi alcuni dettagli riguardanti la rapina che avvenne alla gioielleria di Grinzane Cavour nell’aprile del 2021 e che portò all’uccisione di due rapinatori. La notizia fa leva su quanto raccontato dal gioielliere di Grinzane, durante una consulenza psichiatrica, che decise di rincorrere i rapinatori e di ucciderli. Il gioielliere Mario Roggiero ebbe infatti una conversazione con il rapinatore Andrea Spinelli prima di sparargli il colpo fatale.

rapinatore

Cosa ha detto il rapinatore al gioielliere prima del colpo finale

Stando all’ultima perizia psichiatrica, Roggiero ha raccontato come il rapinatore lo stesse supplicando di non ucciderlo, anche se le sue ferite erano diventate ormai fatali. Un racconto in cui il gioielliere di Grinzane ha spiegato le sue ragioni in quella rincorsa verso i rapinatori, non voleva insomma che la facessero franca.

Bisogna capire quindi se il gioielliere in quel momento fosse in grado di intendere e di volere, ma sta di fatto che questo nuovo dettaglio emerso sulla sparatoria inevitabilmente sia stato oggetto di commenti social. Diversi sono i pareri a riguardo e vediamo più nello specifico cosa hanno detto gli utenti a riguardo sui social:

• “Io sfido chiunque a vedere la propria famiglia legata e immobilizzata da due lestofanti e rimanere calmo e lucido. Il gioielliere avrà anche sbagliato ad inseguirli, però mettiamoci un attimo nei suoi panni”;
• “Se fosse stato il contrario? Quanti anziani malmenati. Poi lo prendono e non succede una mazza. Non mi fa pena se stava a casa o andava al lavoro sarebbe in piena salute”;
• “Sarò criticato sicuramente ma condivido l’azione del gioielliere in preda al panico la famiglia a rischio i sacrifici che hai fatto una vita intera te li vedi sfumare davanti a te in un attimo per cosa per delle persone che delinquono”;
• “Anch’io mi soffermo a immaginare che reazione potremmo avere se coinvolti in prima persona. Non so, bisogna trovarcisi nel momento in cui giocano tante emozioni e c’è paura e legittima difesa verso il rapinatore”.