È possibile morire nel proprio furgone dopo aver lavorato in maniera eccessiva per colpa del Black Friday? Purtroppo, è quello che è successo a Warren Norton, un uomo inglese di 49 anni, la cui vita è stata stroncata da un infarto proprio mentre stava lavorando nel suo furgone.
Sono stati i colleghi a rinvenire il corpo senza vita all’interno del furgone, dopo che, nell’ultima settimana, quella del Black Friday, Norton aveva lavorato senza sosta per sette giorni di fila per 14 ore al giorno. Una scena terribile, che ha nuovamente riportato in auge sui social il discusso tema del “vivere per lavorare”.
“Praticamente passava più tempo al lavoro che con la famiglia… Povere persone… Non si può accettare questo sfruttamento… Dovrebbe esserci più personale e meno ore di lavoro”
“Colpa dei clienti, che anche amano andare la domenica per gli acquisti del superfluo. Gente egoista che non pensa al prossimo soltanto vogliono e vogliono. RIP, condoglianze alla famiglia”
“Rip condoglianze questo è quello che succede per poter racimolare più soldi ed andare avanti quanta rabbia e loro nelle loro poltrone guadagnano 20 mila euro al mese ma quando ci svegliamo”
“Povero!!! Le ore di lavoro per guadagnare non dovrebbero essere così tante! Ma i soldi servono e quindi non c’è controllo…poi il fisico cede…purtroppo”
“Il lavoro nobilita l’uomo… ultimamente però anche la morte…R.I.P.”
“Vi prego, che 14 ore al giorno non siano giuste non vi è dubbio, ma essere convinti che la morte sia causata da questo mi sembra un po’ azzardato. Sarei vedova da anni se così fosse. Detto questo resta un dramma sul quale indagherei più a fondo visto che ultimamente succede spesso su persone giovani”
“R.I.P. e condoglianze alla famiglia, comunque a quell’ età d’infarto (vita sregolata, fumo, stazza fisica e famigliarità), si moriva anche 20 anni fa, anzi molto più di adesso e potrei fare una lista di un km., di quelli che conoscevo morti di questa patologia, solo che allora non finivi sui social, semplicemente perché` non esistevano”
“Si lavora di più per l’alto costo della vita, tutto costa di più ma gli stipendi rimangono invariati”
“Ho conosciuto poco tempo fa un signore anziano in pensione che ha sempre lavorato 20 ore al giorno (albergatore, con secondo lavoro…). Indagherei oltre”
Il corriere non sopravvive al troppo lavoro di fine novembre: tanto scetticismo tra gli utenti
corriere
È possibile morire nel proprio furgone dopo aver lavorato in maniera eccessiva per colpa del Black Friday? Purtroppo, è quello che è successo a Warren Norton, un uomo inglese di 49 anni, la cui vita è stata stroncata da un infarto proprio mentre stava lavorando nel suo furgone.
Sono stati i colleghi a rinvenire il corpo senza vita all’interno del furgone, dopo che, nell’ultima settimana, quella del Black Friday, Norton aveva lavorato senza sosta per sette giorni di fila per 14 ore al giorno. Una scena terribile, che ha nuovamente riportato in auge sui social il discusso tema del “vivere per lavorare”.
“Praticamente passava più tempo al lavoro che con la famiglia… Povere persone… Non si può accettare questo sfruttamento… Dovrebbe esserci più personale e meno ore di lavoro”
“Colpa dei clienti, che anche amano andare la domenica per gli acquisti del superfluo. Gente egoista che non pensa al prossimo soltanto vogliono e vogliono. RIP, condoglianze alla famiglia”
“Rip condoglianze questo è quello che succede per poter racimolare più soldi ed andare avanti quanta rabbia e loro nelle loro poltrone guadagnano 20 mila euro al mese ma quando ci svegliamo”
“Povero!!! Le ore di lavoro per guadagnare non dovrebbero essere così tante! Ma i soldi servono e quindi non c’è controllo…poi il fisico cede…purtroppo”
“Il lavoro nobilita l’uomo… ultimamente però anche la morte…R.I.P.”
“Vi prego, che 14 ore al giorno non siano giuste non vi è dubbio, ma essere convinti che la morte sia causata da questo mi sembra un po’ azzardato. Sarei vedova da anni se così fosse. Detto questo resta un dramma sul quale indagherei più a fondo visto che ultimamente succede spesso su persone giovani”
“R.I.P. e condoglianze alla famiglia, comunque a quell’ età d’infarto (vita sregolata, fumo, stazza fisica e famigliarità), si moriva anche 20 anni fa, anzi molto più di adesso e potrei fare una lista di un km., di quelli che conoscevo morti di questa patologia, solo che allora non finivi sui social, semplicemente perché` non esistevano”
“Si lavora di più per l’alto costo della vita, tutto costa di più ma gli stipendi rimangono invariati”
“Ho conosciuto poco tempo fa un signore anziano in pensione che ha sempre lavorato 20 ore al giorno (albergatore, con secondo lavoro…). Indagherei oltre”
Giovi
November 25, 2022
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